Cresce, in Europa, il “peso” del Contech –cioè l’insieme delle tecnologie a supporto di progettazione e costruzione di edifici o infrastrutture - grazie al venture capital, al private equity e ad operazione strategiche di M&A. Eppure, le imprese della filiera dell’edilizia e dell’architrettura - che potrebbero accrescere anche del 60% la propria propduttività - investono meno del 2%, soprattutto perchè troppo piccole. Ad evidenziare la contraddizione è la fotografia di settore scattata da Klecha, investment bank paneuropea indipendente specializzata nei settori tech.
Il settore delle costruzioni impiega il 7% della forza lavoro globale e genera il 14% del Pil mondiale, pari a 10 trilioni di dollari che, si stima, saliranno a 14 trilioni entro il 2037. Con un moltiplicatore di oltre due posti di lavoro creati nelle industrie adiacenti, si calcola che in Europa il settore e la filiera impieghino oltre 38 milioni di lavoratori. Nel 2023, con una quota di circa il 20% di mercato, l’Europa si è confermata la seconda regione a livello globale - superata solo dai paesi emergenti asiatici - e si stima che il settore crescerà dell’1% in più rispetto al Pil nei prossimi 15 anni, supportato da incentivi europei. In particolare, l’Italia, per il secondo anno consecutivo, nel 2023 ha registrato il tasso di crescita più elevato (+12,1%), mentre la Bulgaria il calo più marcato con il -23,1 per cento.
L’industria delle costruzioni, a livello globale, è costituita per il 99,9% da aziende con meno di 50 dipendenti, ed è altrettanto frammentata in Europa dove si contano oltre 3 milioni di imprese, di cui il 95% ha meno di 20 dipendenti . Si deve proprio alla ridotta dimensione delle imprese il sotto investimento in IT (1,5% degli investimenti), inferiore del 55% rispetto alla media di altri settori . Ma è proprio la digitalizzazione del settore che potrebbe sostenerne la produttività, in calo dagli anni ’90 di oltre il 23%: si stima che l’adozione del Contech potrebbe aumentare la produttività del settore edile fino al 60% e potrebbe supportare un approccio maggiormente sostenibile, fattore cruciale nella transizione green in atto, considerando che il 40% delle emissioni globali di CO2 derivano dall’ambiente edificato.
Il valore totale degli investimenti realizzati a livello globale nel Contech (da venture capital, angel investors, Private Equity e attraverso M&A e Ipo) è salito a 30 miliardi di dollari nel 2023, dopo aver accumulato capitali per 50 miliardi di dollari nel biennio 2020-2022, in forte crescita (+85%) rispetto ai 27 miliardi di dollari del biennio precedente (2017-2019). Cresce anche il numero di operazioni salite a 1.229 (+30% rispetto alle 944 del biennio precedente). Le operazioni di M&A strategiche hanno rappresentato il 48% dei 50 miliardi di dollari investiti nel Contech nel 2020-2022 e il 68% di tutte le exit in termini di valore. La dimensione media delle operazioni di M&A è stata di circa 215 milioni di dollari distribuita su 105 operazioni nel 2020-2022.
Le operazioni sono state guidate da poche società leader di mercato: i primi dieci player di applicazioni software per le costruzioni controllano, infatti, oltre il 43% del mercato e hanno mirato a incorporare nella loro offerta funzionalità o tecnologie emergenti sviluppate da start up e scale up. Per effetto di questa dinamica la diffusione di unicorni Contech è oggi limitata: se ne contano 17, di cui solo 7 statunitensi. Le 10 IPO del biennio hanno avuto una dimensione media di circa 240 milioni di dollari. Il private equity ha aumentato gli investimenti complessivi portandoli a quota 7 miliardi di dollari (2020-2022), dai 4 miliardi del biennio precedente, mantenendo invariata la dimensione media delle operazioni, pari a circa 50 milioni di dollari. In un decennio il venture capital ha investito globalmente circa 29 miliardi nel Contech, 3 dei quali nel 2023 attraverso 236 operazioni (+3,5%), prevalentemente realizzate negli Usa. Il calo degli investimenti (-44%) è inferiore a quello complessivo degli investimenti di venture capital (-54%) a conferma della crescita dell’incidenza del Contech sul totale investito. Una recente ricerca indica, inoltre, che il 51% dei venture capital Contech prevede di aumentare gli investimenti nel 2024 rispetto al 2023, percentuale che sale all’81% nel corporate venture capital .
L’aumento del numero di operazioni, in presenza di un calo dell’ammontare complessivo investito, indica nel 2023 una maggiore attenzione verso start-up in fase iniziale: gli investimenti seed e di serie A sono infatti aumentati del 19% su base annua, mentre le fasi successive hanno registrato un calo. In Europa, al 15 marzo 2024, i capitali raccolti in ambito Contech ammontavano a 4,25 miliardi di dollari, di cui 1,8 miliardi di dollari dal 2020, e ci sono attualmente 3.370 startup. In Italia, si contano 112 startup Contech e il totale dei capitali raccolti nel settore ammonta a 18,1 milioni di dollari, attraverso nove round, che includono 3,23 milioni di dollari in un round Seed nel 2023 (WeStatiX) e 12 milioni di dollari in un round di Serie A nel 2024 (Mogu). In Francia, i finanziamenti totali raccolti in ambito Contech, escludendo i round di debito, ammontano a 392 milioni di dollari e si contano 286 startup, mentre in Spagna, sono stati raccolti 67,9 milioni di dollari e si contano 126 startup. L’Europa si conferma la seconda regione in termini di numero di operazioni di investimento venture capital nel contech, con Germania e Francia che nel 2023 hanno scavalcato Israele e Australia.
«Il Contech – ha commentato Stephane Klecha, co-founder e managing partner di Klecha & Co – è destinato ad assumere una crescente rilevanza strategica per il contributo che può offrire sia sul fronte dell’aumento della produttività nel settore dell’edilizia, sia per la capacità di accrescerne la sostenibilità . Nel 2023 gli investimenti si sono ridotti in tutti i settori, ma il Contech ha mostrato resilienza e ci aspettiamo che l’interesse per questo ambito strategico del tech segua una significativa traiettoria di crescita. Anche le operazioni di fusione e acquisizione sono attese in aumento, trainate non solo dal crescente interesse di venture capital e private equity, ma soprattutto dai corporate venture capital: nello scenario attuale di forte evoluzione tecnologica, una start up innovativa è un obiettivo naturale di grandi player che possono integrare e accelerare lo sviluppo strategico di soluzioni deep tech».
Articolo di Laura Cavestri - Il Sole 24 ore. Puoi leggere l'articolo completo qui:
https://www.ilsole24ore.com/art/edilizia-tech-crescono-investimenti-ed-ma-ma-imprese-restano-micro-AFpv9GTD